Open 5#

 

 

RE.CO.CO.  OPEN#5  Giordano Rizzardi

 

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GIORDANO RIZZARDI PER OPEN#5

La serie di fotografie dei “Circensi” di Giordano Rizzardi si inserisce nel contesto della mostra collettiva Open#5 realizzata presso S.a.L.E. Docks a Venezia e inaugurata il 27 febbraio.
Le suggestioni che sono scaturite durante la realizzazione della mostra sono partite dal periodo storico del Rococò, in cui si voleva suscitare meraviglia e stupore negli osservatori.
Lo stesso può accadere se si guardano le fotografie di Giordano: in questo caso vengono alterati attraverso l’uso di pochissime strutture metalliche, preferendo invece le doformazioni. I personaggi che prendono vita sono quelli appartenenti al mondo del circo, specchio deformato della realtà in cui siamo immersi. In particolare, in queste fotografie, si possono vedere una dozzina di personaggi, tra i quali illusionisti principalmente, ma anche contorsionisti e trasformisti.
Le fotografie sono state realizzate durante la seconda serata di autofinanziamento “Re.Co.Co. Night” e in seguito modificate grazie all’uso del computer. I ragazzi fotografati sono stati scelti o si sono proposti di loro spontanea volontà. Era stato allestito uno spazio nel soppalco del S.a.L.E. in cui, sullo sfondo di un telo bianco, potevano prendere parte al servizio fotografico.
Come, quindi, nel Rococò vi era un’attenzione nei confronti della natura e, di conseguenza, anche nella trasformazione; anche in questo caso vediamo come l’alterazione della realtà sia un argomento presente. Queste figure possono suscitare sorpresa e sbalordimento, ma anche paura e angoscia; proprio perché si tratta di un richiamo ad aspetti della nostra quotidianità che magari ci spaventano.
Ed è proprio questo il risultato che si vuole ottenere: niente naturalezza, ma forzatura in cui immergere la triste comicità di questi circensi e la loro solitudine. La loro stessa creazione è avvenuta in questo modo, isolati dal resto del mondo e lontani dal loro pubblico e dai loro compagni.
Una delle parole chiave della mostra, oltre a collettivo e comune, è relazione. La stessa che Giordano riesce comunque a ottenere in questo suo lavoro dissolvendo prima quei legami
convenzionali che siamo soliti vedere, per poi riassemblarli in nuove e sconvolgenti forme. In alcuni casi mettendo anche in relazione cose troppo lontane tra loro, tanto da ottenere poi dei legami che possono sembrare forzati e innaturali.